La storia della P.R.I. è costellata di momenti importanti che ne hanno determinato l’indirizzo selettivo in risposta alle esigenze dei suoi allevatori.
Stiamo parlando della seconda metà dell’800 quando nel Friuli e nelle aree limitrofe l’attività agricola era il principale impiego lavorativo.
Per andare incontro alle esigenze degli allevatori dell’epoca la Commissione Zootecnica della Provincia di Udine iniziò il miglioramento del bestiame locale introducendo prima tori lodigiani e meranesi, poi friburghesi ed infine nel 1884 tori Simmental.
L’affermarsi di questo incrocio non fu semplice, soprattutto per l’iniziale ostilità di molti che contestarono l’ingentilimento delle forme derivante dall’utilizzo di questi tori. Alla fine, la maggiore redditività portata dall’equilibrio tra le tre attitudini permise l’affermazione definitiva di questo incrocio.
Nacque la “Pezzata Rossa Friulana” (dal 1986, per effetto del D.P.R. n° 1134/86, “Pezzata Rossa Italiana” data la diffusione nazionale). Il colore della carne è di un bel rosso intenso ed il sapore è consistente e deciso.